lunedì 26 maggio 2014

Aspirante lavoratore o aspirante infermiere?

Lo ammetto: non ero pervaso esattamente dallo spirito dell'infermiere,almeno all'inizio...insomma, provare i test d'accesso e sperare di non essere ammesso non è un buon segno, no? Però lo presi come un segno.
In fondo, mi dicevo, è una professione che qualche possibilità di lavoro la dà e io (guarda caso) avrei leggermente voglia di lavorare...
massì, dai, vado e ci provo... male che va lascio perdere!
Ero partito con tutti i buoni (?) propositi del caso: farmi 3 anni di sacrifici per poi, con l'aiuto del buon Dio, lavorare.
Tutti pregiudizi che si sono sgretolati al momento del tirocinio... la vita di reparto ti mette di fronte a tante cose e non si accettano indecisi. Per mia fortuna, a distanza di qualche mese, la mia mentalità ha preso ben altra piega, d'altronde è difficile uscire indifferenti dal reparto: o ti ritiri immediamente o ti innamori di questo lavoro. Ed è quello che quotidianamente sta succedendo.
Ne sto ricavando tanti insegnamenti di vita, che vanno dal più banale ''vivi come se ogni giorno fosse sempre l'ultimo'' fino al meno scontato coraggio quando si vedono cose piu impressionanti...ma se c'è una cosa che ho davvero imparato è che se ogni professione necessita di 10 KG di passione e voglia di fare per essere svolta, nel caso dell'infermiere ne servono 100...e chissà se bastano!
Per cui, se avete idea di intraprendere questo percorso, fatelo solo se ne siete pienamente convinti e consapevoli!

Martino '' L'Insolitamente Saggio '' 

Cosa penso della figura dell'infermiere?

Secondo il mio punto di vista, l'infermiere deve ascoltare ciò che i pazienti hanno da dire, evitando di guardare altrove quando parla con loro.
Deve essere capace di stabilire una relazione col paziente senza giudicarlo, cercare di essere sempre premuroso. paziente e calmo, senza andare di fretta e spiegando sempre loro ciò che sta facendo e il motivo per cui lo sta facendo.
Il bravo infermiere deve saper dare sollievo al dolore fisico ma deve anche saper giocare con i bambini se c'è bisogno di farlo... Spesso la vera ricompensa non è lo stipendio ma i sorrisi e la gratitudine dei pazienti che si accorgono della professionalità e dell'amore che l'infermiere mette in campo. E' una professione particolarmente gratificante e piena di soddisfazioni ed è per questo che ho scelto di seguire questo percorso professionale; per aiutare le persone malate che non sanno come comportarsi e sono impreparate ad affrontare certe situazioni, per sostenere chi ne più bisogno nei momenti di necessità. E, collegandomi, all'argomento che abbiamo trattato in questo blog, strumenti come pet therapy, ortoterapia e clown terapia sono decisamente importanti.

Marilena

Perchè ho scelto di essere un'infermiera?

Cio che mi ha spinto a scegliere di essere infermiera è il carisma, il buon umore e l'ottimismo che la maggior parte degli infermieri porta con sè ogni giorno. La capacità di alcuni infermieri di riportare il sorriso e il buon umore sul viso dei loro ''ospiti'' è sorprendente!
Bene, io un giorno aspiro a diventare una di loro...un'infermiera come loro capace di portare un pò di serenità in una giornata che non è cominciata bene, magari con aiuto a 4 zampe...
Cani e gatti sono i migliori amici dell'uomo, allora perchè non farci dare una mano (o meglio una zampa) per aiutare i nostri pazienti?Welcome Fido!

Lucia

domenica 25 maggio 2014

SALVE!

Benvenuto nel nostro blog!
Innanzitutto è bene chiarire lo scopo di questo blog: informare chiunque ci visiti sull'esistenza e l'efficacia delle terapie complementari. 
Perchè abbiamo scelto di occuparcene? Il motivo è presto detto: essendo aspiranti infermieri, abbiamo scelto questo percorso professionale con l'obiettivo di restituire (nei limiti delle nostre capacità) il sorriso e la speranza a quelle persone che convivono con le malattie più svariate, di poter dare sollievo a chi ha perso la gioia di vivere a causa del suo stato di salute ed essere di aiuto a chi ha bisogno di una parola di conforto.
Per questo l'argomento ci è sembrato quello giusto per dimostrare che sorriso e creatività non sono solo supporti apparenti ma veri e propri strumenti terapeutici da utilizzare al meglio oltre ad essere un aspetto di motivazione per l'infermiere a fare sempre meglio!

Martino
Lucia
Marilena